La gravina di Ginosa dal basso, dall’alto e anche dal cielo

Lasciando Ginosa verso Laterza si cammina per un breve tratto nel centro del fondo della stretta gravina; a destra c’è prima il paese, poi un piccolo anfiteatro dove a Pasqua viene ambientata la Passio Christi, e a seguire il rione Rivolta con le vecchie case-grotta; dall’altra parte c’è il rione Casale, il volto urlante e poi il sentiero che porta su, lungo il quale è possibile entrare in un paio di chiese rupestri (Santa Barbara e Santa Sofia) con affreschi di epoca bizantina. Arrivato in cima alla sponda, Ginosa e la gravina si vedono da una nuova e ampia angolazione, ma non sarà l’ultima da cui ammirerò questo paesaggio.

Dopo meno di mezz’ora arrivo in un campo dove una manica a vento mi fa capire di essere nel mezzo di una pista di decollo/atterraggio. Chiedo informazioni e scopro di essere al Campo Volo Natile annesso all’Allegra Fattoria delle Murge e decido di cogliere l’occasione: prendo accordi con il tenutario, Pietro, che scende da un trattore per tirar fuori dall’hangar il suo “autogiro” a due posti. Mi mette un casco, accende il motore, e dopo un attimo sfrecciamo in volo sulla gravina; passiamo sopra Ginosa, sorvoliamo campi e uliveti fino alla gravina di Laterza.

In tutto una ventina di minuti di adrenalina a bordo di questo velivolo, per un prezzo onesto. Esperienza tanto gradita quanto inaspettata, perché non sapevo dell’esistenza del campo volo. A chi arriva da Laterza consiglierei di fermarsi all’Allegra Fattoria delle Murge non solo per la possibilità di volare ma anche per un pranzo – visto che l’orario potrebbe essere propizio.

In giro a Laterza

La tappa è breve, solo 16 km, quindi si può percorrere tranquillamente in 4 ore (eventuale volo escluso!).

C’è quindi tutto il tempo di prendere visione di ciò che Laterza può offrire: il santuario Mater Domini con l’annessa cripta (con una singolare illuminazione a gettone), il MuMa museo delle maioliche (2 € – un unico ambiente espositivo) e una piacevole chiacchierata con Liliana, la referente di tappa che gestisce il B&B Iris dove pernotto (e dove ho trovato la colazione migliore di tutto il cammino).

Per la cena, ancora una volta scelgo carne al fornello dalla Macelleria Rizzi (23€ bere incluso, ottima materia prima).