Merenda a Palagianello, chiese rupestri e tanto sole
Anche questa tappa è facile e piuttosto corta (circa 17 km) e ha un paio di peculiarità: la prima è che in uscita da Castellaneta, dopo aver costeggiato per un paio di km il bordo della Gravina Grande, questa prima volta non si scende nel fondo ma la si attraversa in quota grazie ad un ampio ponte pedonale che permette di ammirarla per lungo.
Il sali-scendi non si fa comunque attendere: 5 km più avanti il percorso devia proprio prima di un altro ponte pedonale, per allungare e oltrepassare la gravina di Palagianello scendendo e risalendo lungo le pareti laterali (breve ma abbastanza verticale). In cima si prosegue lungo un sentiero a balcone che costeggia alcune grotte e una grossa ex cava che ora ospita un anfiteatro pubblico.
La seconda peculiarità della tappa tra Castellaneta e Mottola è che attraversa un centro abitato, quello del paese di Palagianello; ne ho approfittato per fermarmi da “Simbiosi”, un locale con dehor nella bianchissima e tranquilla Piazza De Gasperi che mi ha ricordato alcuni ristori che si incontrano in Spagna sul Cammino di Santiago (merenda con omelette + spremuta + ottima selezione musicale: 8 €).
Dopo Palagianello ci sono un paio di chiese rupestri, visitabili solo in presenza di una guida munita di chiavi. Tento la fortuna e trovo aperta quella di San Nicola, grazie ad un gruppo di turisti che è già dentro quando arrivo; più avanti, invece, trovo chiusa quella di Sant’Angelo che rimane comunque a pochi passi dalla strada provinciale su cui passa la Via Ellenica. Si può guardare l’interno attraverso il cancelletto.
Gli ultimi chilometri prima di Mottola sono di un rovente sterrato in salita senza la minima ombra; appena entro nel centro abitato mi appare come un miraggio “La cremeria”: gelateria artigianale e bibite fresche per riprendere conoscenza.
La vista sul golfo di Taranto
Da Mottola si gode di un panorama amplissimo su tutto il golfo di Taranto e non manca qualche locale (ad esempio il “Sunset”) dove prendere un aperitivo con vista all’ora del tramonto.
Pernotto alla Dimora di Maria, in una stanza a piano strada affacciata su una piazzetta tranquilla a due passi dalla chiesa principale dove si svolge l’ennesima processione.
Per la cena mi consigliano “Sale e pepe” tra i vicoletti del centro storico: pizzeria con televisione sintonizzata a tutto volume su Rete4. Da evitare.