Le statistiche parlano chiaro
Le stagioni migliori per mettersi in marcia sul Cammino Materano sono senz’altro la primavera e l’autunno, e guardando le statistiche che ogni anno vengono pubblicate ne abbiamo immediatamente la conferma: i mesi di aprile e maggio sono in cima alla classifica delle partenze, seguiti da settembre e ottobre e, più distanziati, da dicembre e agosto.
Evitare i mesi più caldi
Le ragioni sono ovviamente legate alle condizioni meteo-climatiche: la temperatura estiva rischia di essere troppo elevata per godersi il cammino, e può diventare un serio ostacolo soprattutto perché ci sono pochi punti in cui fare rifornimento di acqua e alcune tappe, di cui parlo nel resoconto, sono prevalentemente prive di qualsiasi riparo dal sole. Questo significa che quasi ogni mattina dovrete mettervi sulle spalle anche tutta l’acqua di cui avrete bisogno durante la giornata.
La prima parte della primavera vi offrirà inoltre lo spettacolo della fioritura e dei campi di grano pronti alla mietitura; sugli alberi troverete ad attendervi anche un buon numero di ciliegie in maturazione da cui poter attingere di tanto in tanto.
Non ne ho esperienza diretta, ma non c’è dubbio che a livello cromatico anche l’autunno riservi ai viandanti colori e atmosfere altrettanto spettacolari, e senz’altro le temperature tornano favorevoli da metà settembre in poi.