Anziché dare dei valori di temperatura (per quelli potete cercare sui siti meteo gli storici stagionali) preferisco raccontare come mi sono trovato e come ero abbigliato.
Il periodo che ho scelto per i miei 15 giorni di cammino è stato dall’ultima settimana di maggio alla prima di giugno, e a posteriori è risultata una buonissima scelta. Anche durante le giornate più limpide, sotto il solleone, ho trovato temperature certamente elevate ma tutto sommato accettabili e sono riuscito a camminare senza la paura di collassare per il caldo; riguardo al fresco, ho usato saltuariamente la maglia tecnica sopra alla t-shirt dopo il tramonto, ma non ne ho mai avuto bisogno al mattino. Non ho nemmeno mai avuto necessità di indossare la giacchettina antivento.
Premesso che ogni anno è un caso a sé, e basta una perturbazione a cambiare velocemente le carte in tavola, se dovessi ripartire e volessi cercare un meteo ancora più favorevole, sceglierei forse di iniziare qualche giorno prima, a metà maggio. Non partirei invece più tardi, perché avendo tastato con mano come si sono rapidamente alzate le massime durante la prima settimana di giugno, non avrei voluto essere ancora in cammino oltre la metà del mese.
Ad ogni modo, non è il Sahara e anche se camminerete a Luglio oppure ad Agosto in qualche modo ve la caverete. L’importante è rispettare le norme di base di qualsiasi trekking: più sarete vicini alla canicola estiva e più acqua vi porterete (minimo sindacale due litri, per le tappe più toste anche tre). Soprattutto vi sveglierete molto presto alla mattina in modo da partire con le prime luci dell’alba, limitando per quanto possibile i chilometri da percorrere sotto il sole nelle le ore più roventi.