Questa domanda non può avere una risposta, perché il Cammino Materano è nel sud Italia e non in una di quelle zone tropicali in cui c’è una stagione delle piogge in cui gli acquazzoni sono praticamente una certezza quotidiana. Viceversa, nemmeno esiste una stagione che possa rendere ragionevolmente sicuri di non trovarsi a camminare sotto l’acqua.

Personalmente nei miei 15 giorni di marcia, tra la fine di maggio e l’inizio di giugno, solo in uno mi sono veramente bagnato; in un altro ho rischiato grosso, mentre gli altri sono stati tutti asciutti oppure mi sono trovato saltuariamente sotto un po’ di timida pioggia a bassa intensità.

Il giorno del mio arrivo a Matera si è scatenato un temporale decisamente forte tanto che le strade della città sono diventate rapidamente dei torrenti, andando a formare una grossa cascata davanti alla chiesa di San Pietro Caveoso; fortunatamente ero già arrivato in ostello e lì sono rimasto fino a quando lo scroscio è finito. Evidentemente non è un evento che accade spesso, tant’è che ne hanno parlato brevemente anche su qualche testata nazionale e c’è questo video pubblicato da La Repubblica che ha immortalato la situazione: