E così avete sentito parlare dei file GPX ma non sapete bene cosa siano? Oppure non avete la minima idea di come si usa un file GPX? O ancora, vorreste personalizzarli prima di partire, aggiungendo le strutture dove dormirete e dei punti di interesse da visitare mentre sarete in viaggio?
Siete nel posto giusto, perché in questa mini-guida voglio condividere tutte le informazioni sulle tracce GPX. Sono nozioni che ho raccolto con l’esperienza, e sono utili non solo per il Cammino Materano, ma in generale per ogni occasione in outdoor.
Vi consiglio anche quella che per me, dopo tante ricerche e tentativi, è risultata essere la migliore app per usarli quando si è offline, e cioè quando non si ha a disposizione la connessione internet perché ci si trova nel fondo di una gravina o nel mezzo di uno sconfinato campo di grano. Ma andiamo con ordine e partiamo dall’inizio:
Cosa sono i file GPX?
Un file GPX (GPS eXchange Format) contiene un percorso e/o una serie di punti all’interno di una mappa, il tutto basato su coordinate GPS. Per poter aprire e usare un file GPX è indispensabile utilizzare un’app o un sito web, perché il file contiene dati in un formato grezzo che deve per forza essere letto da computer o da cellulare.
I file GPX del Cammino sono indispensabili?
Nonostante le vie del cammino abbiano una loro segnaletica ben curata (frecce a vernice, pali con frecce in legno, stickers adesivi) per precauzione è sempre meglio avere con sé anche la traccia GPX già pronta caricata sul cellulare; oramai tutti ne abbiamo uno dotato di posizionamento satellitare (GPS) e, per farla breve, non ci costa nulla.
Inoltre, il tracciato della Via Ellenica ha subìto delle recenti modifiche che sono già state riportate nelle tracce GPX ma non ancora nella la segnaletica, che è in corso di aggiornamento.
È molto importante, prima di partire, avere già scaricato e configurato l’app per poter consultare le tracce anche in modalità offline dato che lontano dai centri abitati – quindi molto spesso durante le tappe del Cammino Materano – non avrete internet a disposizione.
Ci sino le tracce GPX del Cammino Materano?
Sì, prima di partire potete (dovreste) scaricare tutte le tracce GPX. Vediamo come:
Scaricare tracce GPX personalizzate su app e usarle offline: i passaggi
Passaggio 1: scaricare le tracce sul computer
Passare dal computer serve a personalizzare più facilmente e velocemente le tracce aggiungendo i punti che vi interessano. Se non avete intenzione di fare aggiunte, potete scaricare i file GPX direttamente sul cellulare.
Sul sito ufficiale trovate un file GPX per ogni tappa, ma per far prima potete scaricare direttamente da qui un file unico con tutta la Via Peuceta e uno con tutta la Via Ellenica.
Ci sono inoltre molti siti con enormi raccolte di tracce GPX per ogni tipo di escursione/trekking. Uno su tutti è Komoot, da dove ho preso la traccia del giro ad anello che ho fatto nel giorno “di riposo” a Matera.
Passaggio 2: personalizzare la traccia GPX
Avete scaricato la traccia GPX e già che ci siete vorreste annotare le posizioni dei vari ostelli/B&B in modo da trovarli velocemente quando arriverete in paese stanchi e desiderosi di fare una doccia? Volete anche inserire le osterie convenzionate, le chiese rupestri di cui avete sentito parlare, e altri punti di vostro interesse paesaggistico o turistico? È piuttosto semplice farlo, ma se pensate che non vi serva potete saltare questo passaggio.
Prima di importare il tutto nella nostra app per orientarci offline, vediamo come poter aggiungere dei punti a nostro piacimento: il metodo più semplice per personalizzare una traccia GPX è utilizzare Google My Maps (da computer, non da cellulare!). Una volta fatto l’accesso (è gratis ed è sufficiente avere un account Google) creiamo una nuova mappa e importiamo il file GPX che abbiamo scaricato sul computer cliccando sul link “Importa” che Google ci mette in bella evidenza.
A questo punto avremo sott’occhio tutto il percorso, compresi alcuni punti di interesse che sono già stati inseriti (non da me, ma da chi ha realizzato la traccia). Ora possiamo sbizzarrirci e aggiungere alla mappa tutti i punti che vogliamo. Io, ad esempio, ho aggiunto alla traccia:
- Tutti i punti di interesse archeologico che vengono menzionati dal sito del Cammino e dalla guida
- L’ubicazione di tutte le strutture dei miei pernottamenti
- I geocache che si trovano nelle vicinanze del percorso o nelle cittadine (se non sapete cos’è, vi rimando a Wikipedia)
Quando abbiamo terminato, clicchiamo i tre puntini verticali accanto al nome della mappa e scegliamo “Esporta in KML/KMZ” per scaricare il nostro file personalizzato.
Passaggio 3: portare il GPX nel cellulare
Ora che abbiamo esportato in formato KML o KMZ, è indifferente, dobbiamo portarlo sul cellulare. Come? Tramite USB, inviandovi una email, con whatsapp, insomma usate la fantasia e troverete un modo.
Ma perché non continuiamo a usare Google Maps anche sul cellulare?
Ecco la risposta: adesso abbiamo creato in Google My Maps questa nostra nuova mappa con i percorsi delle varie tappe più tutti i punti che abbiamo aggiunto, giusto? Certamente, infatti la possiamo già trovare sul nostro cellulare: ci basterà aprire l’app Google Maps (importante: l’account Google deve essere lo stesso del computer), cercare tra le nostre mappe in “I tuoi luoghi” et voilà, ecco a disposizione le nostre tracce senza bisogno di ulteriori passaggi.
E allora perché non ci accontentiamo? Abbiamo bisogno di un’altra app per usare i GPX?
Sì, perché Google Maps è senz’altro un’app di navigazione ben fatta e potente, ma purtroppo ha un grosso limite: fino a quando saremo connessi a internet tutto funzionerà alla perfezione, ma non quando saremo offline. Le mappe personalizzate non si aprono in modalità offline sull’app Google Maps, rendendo vano tutto il lavoro e lasciandoci senza traccia GPX. Occorre quindi un’app alternativa semplicemente perché Maps non va bene.
Passaggio 4: quale app per aprire i GPX sul cellulare offline?
Come detto, purtroppo Google Maps non è una soluzione adatta al nostro scopo perché non permette di aprire le mappe personalizzate in assenza di internet, e durante il Cammino Materano non sempre avremo la connessione dato che saremo lontani dai centri abitati e dai ripetitori.
Ci serve pertanto un’app apposita, che possa memorizzare in anticipo sia le nostre tracce GPX sia la mappa del terreno, e che ci permetta di usare entrambe in ogni momento per farci capire se siamo sul sentiero giusto oppure se ci stiamo perdendo sulle Murge.
Fortunatamente c’è una soluzione facile per continuare a usare le tracce GPX offline, e si chiama Organic Maps: è un’app gratuita, open source, non contiene pubblicità né trackers; è stabile, non è energivora, ed è tradotta anche in italiano. È disponibile sia per iOS che per Android.
Organic Maps, essendo basata su Open Steet Maps, è perfetta per i cammini e in generale per l’escursionismo perché ha già indicazioni piuttosto precise su sentieri, punti panoramici e punti di approvvigionamento idrico; tutte cose che non troviamo in Google Maps.
Una volta installata l’app, non ci resta che importare il file con la nostra traccia. Se prima abbiamo fatto delle personalizzazioni tramite Google My Maps, importeremo in Organic Maps il file KML/KMZ che abbiamo copiato sul computer. Se non abbiamo fatto personalizzazioni possiamo importare direttamente il GPX scaricato da questo sito oppure uno per uno i file GPX delle singole tappe che troviamo sul sito web ufficiale del Cammino Materano. Organic Maps sa leggere tutti questi formati (GPX, KML e KMZ), e quindi per l’app non fa alcuna differenza.
Passaggio 5: orientiarsi sul cammino anche senza internet
La prima volta che nell’app ci sposteremo in una regione, ci verrà chiesto di scaricare la relativa mappa; questo ci consentirà di “navigare” in quel territorio quando saremo senza connessione. Sembra banale dirlo ma non si sa mai: va fatto prima di partire :-)
A questo punto possiamo avere sott’occhio la traccia del nostro percorso e quindi ovunque siamo, anche senza internet. Tra l’altro l’app ha anche la funzione di misurazione delle distanze, sia in linea d’aria sia lungo strade o sentieri, così riusciamo a sapere in ogni momento quanto ci manca alla meta.
Se dovessimo aver dimenticato di aggiungere qualcosa alla nostra traccia, nessun problema: non c’è bisogno di rifare tutti i passaggi. È possibile aggiungere/modificare/cancellare punti e i percorsi direttamente tramite Organic Maps.
Non aggiungo altro sul funzionamento dell’app, perché è veramente semplice e intuitiva; personalmente mi trovo benissimo e non posso fare altro che consigliarvela.