Per ciascuna tappa del Cammino Materano ci sono dei volontari che si occupano non solo della manutenzione ordinaria e straordinaria del pezzo di tracciato di loro competenza (dipingono le frecce segnaletiche, piantano e rimpiazzano i cartelli, tengono in ordine i sentieri, etc…) ma curano anche i rapporti con il territorio inteso come enti pubblici e come strutture ricettive, ristorative e turistiche.
I recapiti dei referenti di tappa sono pubblicati sul sito ufficiale, a disposizione di tutti i camminatori. Spesso sono contemporaneamente anche gestori di strutture ricettive, ma a prescindere dal fatto che si pernotti nelle loro strutture sono contattabili in caso di problemi o urgenze, oppure in alcuni casi per ricevere il timbro sulla credenziale.
Come se non bastasse, alcuni di loro si trasformano volontariamente e volenterosamente in autentici accompagnatori turistici disposti a dedicare anche un paio d’ore del proprio tempo per portare in giro i pellegrini e mostrar loro i dintorni (vedi Ester a Bitetto, oppure Paolo a Cassano). Lo fanno con preparazione e competenza, e dalla passione che ci mettono emerge un convinto attaccamento al territorio e al progetto di cui tutti si sentono, e sono, parte attiva e integrante.
Sia ben chiaro che queste attività non vanno intese come “servizi compresi nel prezzo”, tant’è che sono aperte a tutti i pellegrini, non solo a quelli che alloggiano nelle loro strutture; piuttosto si tratta di volontariato offerto spontaneamente e gratuitamente dai referenti di tappa. Perciò non si può dare per scontato che siano continuamente liberi e disponibili ogni giorno dell’anno, né che si possano sempre ripetere tutte le esperienze di cui ho scritto nei miei resoconti della Via Ellenica e della Via Peuceta.
Senza dubbio conoscere alcuni referenti di tappa e aver avuto l’opportunità di farsi accompagnare da loro nell’esplorazione del territorio è stato un grande valore aggiunto durante il mio Cammino Materano.